Tutti i grandi cambiamenti sono semplici (Ezra Pound)

venerdì 28 dicembre 2007

Auguri...








lunedì 17 dicembre 2007

Media e politica: come cambia la comunicazione per raggiungere gli elettori



Interessante secondo appuntamento del corso di formazione promosso dal coordinamento regionale delle Donne de La Destra-As.




Un’analisi a 360 gradi sulla realtà oggi della comunicazione politica in Italia, su come cambiano i linguaggi e i messaggi, specie in un momento in cui i partiti hanno sempre maggiori difficoltà a trovare le forme di comunicazione per raggiungere gli elettori. Questi i temi del secondo appuntamento del corso di formazione “Etica e politica”, svoltasi a Catania su iniziativa del coordinamento regionale femminile de La Destra-Alleanza siciliana.

Il giornalista Mimmo Calabrò ha evidenziato che “esistono forme di strumentalizzazione politica che orientano i cittadini, anche se questi ultimi hanno ormai maturato una maggiore capacità di analisi e di valutazione”.

Danilo Catania, giovane esperto in comunicazione, ha posto l’accento su quanto si siano ingigantiti i rapporti tra web e politica nel corso dell’ultimo anno. “La politica – ha osservato – ha superato la sufficienza e il distacco nei confronti di Internet. La rete web, che si è affiancata alle tradizionali vie di comunicazione, è la nuova forma di politica partecipata”.

“E’ necessario – ha sostenuto l’avvocato Pina Grasso, presidente Ande - che l’attuale realtà della comunicazione vada ‘umanizzata’, poiché sempre più si veicolano messaggi veloci che non inducono all’analisi e all’approfondimento”.

I lavori sono stati moderati dalla coordinatrice regionale delle Donne de La Destra-As, Rosaria Leonardi, che ha evidenziato come “tra i politici si sia ormai consolidata la cultura dell’annuncio: si preconfezionano proposte che nella maggior parte dei casi non hanno concreta attuazione”.

La ‘lezione’ si è conclusa con un ampio e approfondito dibattito al quale sono intervenuti, tra gli altri, il portavoce regionale Gino Ioppolo, il consigliere comunale di Nizza di Sicilia, Mimma Brigandì, e la dirigente Maria Concetta Cusimano.

Tra i presenti, Nello Musumeci, responsabile nazionale Enti locali de La Destra, Eugenia Ragusa, responsabile della Commissioni politiche sociali, e Conni Falcone, responsabile provinciale femminile di Siracusa.

giovedì 13 dicembre 2007

SS 284: LA DESTRA-AS “TROPPI INCIDENTI, METTERE IN SICUREZZA TRATTO ADRANO-PATERNO’”

“Preoccupati per l’aumento esponenziale del numero degli incidenti, anche mortali, che ripetutamente si verificano nel tratto Adrano-Paternò della SS 284 invitiamo gli organi competenti a disporre l’esecuzione di lavori urgenti di messa in sicurezza con l’installazione di reti di recinzione per evitare la pericolosa possibile irruzione di animali nella carreggiata, nonché la sistemazione del manto stradale e dei guardrails ormai fatiscenti”.

Lo chiede il coordinamento cittadino de La Destra-Alleanza siciliana di Adrano aggiungendo che “sarebbe anche utile ed opportuno adottare più spesso il sistema di controllo elettronico della velocità onde rendere gli automobilisti più inclini al rispetto delle norme stradali”.

VERTENZA ELMEC: LA DESTRA-AS “APRIRE TAVOLO CONCERTAZIONE”

“Aprire un tavolo di concertazione tra Regione, Provincia e Comune di Belpasso per trovare una soluzione a garanzia del futuro occupazionale di tutti lavoratori dell’Elmec”.

E’ la richiesta del coordinamento cittadino de La Destra-Alleanza siciliana di Adrano che esprime “piena solidarietà e vicinanza agli 88 lavoratori dell’Elmec ai quali il prossimo 22 dicembre scadrà la cassa integrazione”. “Le istituzioni e le forze politiche – afferma la dirigente Maria Concetta Cusimano – hanno il dovere di individuare le strategie per salvaguardare l’azienda e il posto di lavoro di decine e decine di operai. Da parte nostra, l’impegno a mantenere alta l’attenzione e a continuare a stimolare le Istituzioni per definire in tempi brevi la difficile vertenza”.

sabato 1 dicembre 2007

Provinciali di Catania: “Le primarie per scegliere il candidato del centrodestra”




E’ la proposta lanciata da La Destra-Alleanza siciliana nel corso di un’affollata assemblea a Palazzo dei Chierici, nel capoluogo etneo, con Nello Musumeci e i vertici del Movimento.

La scelta del candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Catania passi attraverso le primarie.

E’ la proposta lanciata da La Destra-Alleanza siciliana in vista delle elezioni provinciali della prossima primavera. L’occasione un’assemblea nell'ampio salone "Libero Grassi" di palazzo dei Chierici a Catania che a stento è riuscito a contenere le centinaia e centinaia di persone - tra iscritti, simpatizzanti e gente comune - accorse ad ascoltare i vertici del Movimento, con in testa il leader de La Destra siciliana Nello Musumeci.

Prima dell’ex presidente della Provincia sono intervenuti il commissario provinciale di As, Giuseppe Mistretta, il portavoce di Gioventù italiana Ruggeto Razza, la coordinatrice regionale delle Donne, Rosaria Leonardi, il portavoce provinciale de La Destra, Luciano Messina, quello regionale Gino Ioppolo.

Quest’ultimo ha evidenziato “l’interesse e l’entusiasmo che in questa vigilia elettorale si registra in tutta l’Isola per il nostro progetto politico che si sta traducendo in un impegno sul territorio per l’elaborazione delle liste dei candidati negli 8 collegi della provincia etnea e nel resto della regione. Liste aperte – ha concluso Ioppolo - a donne e uomini, anche di provenienza estranea alla cultura della destra”.

 Da parte sua Musumeci, alla prima uscita ufficiale in città dopo la nomina a responsabile nazionale Enti locali del Movimento guidato dal senatore Francesco Storace, ha esordito affermando che “la quasi certa rinuncia del presidente uscente a ricandidarsi comporta un problema di metodo per la scelta del candidato del centrodestra, che deve essere liberamente scelto dalla gente, attraverso le primarie, e non nelle stanze di questo o di quel leader politico”.

“Occorre – ha sottolineato - restituire al cittadino protagonismo nelle scelte importanti, perché la politica senza partecipazione è nudo potere priva dell’anima, della legittimazione e della spinta propulsiva popolare. Senza partecipazione il cittadino non è attore della politica ma finisce con il subirla, con una sorta di consenso passivo o dissenso rassegnato. Ecco perché si è interrotto il circolo virtuoso tra la società e le istituzioni”.

Per l’europarlamentare la recente esperienza del centrosinistra dimostra che “le primarie sono la via più democratica; sono una forma di partecipazione diretta dei cittadini che vogliono essere protagonisti prima, durante e dopo le elezioni”.

“Il candidato scelto dalla gente – ha aggiunto il leader de La Destra - potrà contare sull’impegno di tutto lo schieramento. E tuttavia necessario che il centrodestra etneo ritrovi le ragioni dell’unità, non solo per le frizioni di questi giorni tra Forza Italia ed il Movimento per l’Autonomia, ma anche per le ultime vicende politiche nazionali che rischiano di dare al centrosinistra un vantaggio immeritato”.

“Le vicende romane – ha ammonito - non possono e non debbono avere ripercussioni sulla periferia. E voglio dirlo con assoluta serenità – ha sottolineato Musumeci tacitamente rivolto al partito di Fini – spero che qualche amico all’interno del centrodestra si convinca che per noi l’avversario da battere sta dall’altra parte, nel centrosinistra. Spererei tanto che lo stesso sentimento fosse condiviso da questa parte, all’interno dello schieramento alternativo alla sinistra”.

“Il tema del giorno della politica – ha proseguito - è il sistema elettorale da introdurre: tedesco, spagnolo o francese. Ma la gente vuole invece sapere dai politici come fa una famiglia monoreddito ad arrivare a fine mese; se un giovane deve restare precario a vita; come entrare in città in auto con il traffico infernale; perché i servizi pubblici sono in affanno; come fronteggiare la dilagante illegalità e la diffusa insicurezza; come aiutare la nostra agricoltura a competere tra due anni nella zona di libero scambio; quale progetto si è data Catania per proiettarsi nel Mediterraneo”.

“Prima di pensare a chi aggiudicare la guida della Provincia per i prossimi 5 anni – ha concluso Musumeci tra gli applausi - il centrodestra etneo farebbe bene a ridisegnare un progetto di governo con quei ceti più dinamici della nostra realtà, che si sentono snobbati o utilizzati dalla politica”.

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